Dal punto di vista industriale sostituire la plastica è praticamente impossibile. Purtroppo si è arrivati a considerare la plastica come un materiale indistruttibile ed anche altamente inquinante. Ma è davvero così? Quali possono essere le soluzioni per un futuro più sostenibile?
La plastica è diventato il materiale di gran lunga più diffuso al mondo. Eppure il suo uso industriale è relativamente recente. A partire dal secondo dopoguerra il suo uso si è incrementato in maniera esponenziale in tutto il mondo, per la sua peculiarità di assumere qualsiasi tipo di forma richiesta. La indossiamo, la viviamo in casa, è nelle nostre auto, nei giochi dei bambini, negli impianti idraulici, nella conservazione e trasporto degli alimenti, dei prodotti chimici, ed altre numerose applicazioni. Componenti plastici sono presenti ed indispensabili anche nell’industria aerospaziale. Per questo pensare di poterne fare a meno è mera utopia. Ma è anche indistruttibile e questo è un fortissimo problema per la sostenibilità del nostro mondo, visto che a livello di inquinamento ambientale la plastica monouso rappresenta il problema maggiore.
Quali soluzioni si possono prefigurare? Quale sarà il futuro della plastica e del suo utilizzo? Come risolvere quello che è ormai considerato un problema mondiale, visto che l’ecosistema marino affoga nella plastica?
L’unica strada percorribile sembra essere quella dell’adozione di comportamenti virtuosi, senza i quali il problema potrà solo peggiorare. Oltre ad un utilizzo più consapevole da parte dei consumatori, ad azioni per ridurre e limitare l’afflusso di plastica nei fiumi e nei mari, la tendenza dovrà essere un recupero e riutilizzo del materiale, trasformandolo da rifiuto a nuova risorsa in un contesto di economia circolare che rispetti il pianeta.
Poliolefine da riciclo
Una quota importante di mercato del riciclo interessa proprio i contenitori in HDPE e PP e le tecnologie impiegate sono spesso all’avanguardia per ottenere resine vergini di ottima qualità da utilizzare per la produzione di imballaggi alimentari, chimici, industriali. Molte aziende, per tendenza o esigenza, sono ormai orientate all’utilizzo di polimeri riciclati. C’è chi, senza fare nomi, ha rilevato una società specializzata nella rigenerazione di polipropilene da sfridi e rifiuti plastici destinati prevalentemente al settore automotive, per arrivare ad un utilizzo del 50% di resina riciclata per produrre contenitori e flaconi ad uso industriale. Ma lo stesso accade per i settori della detergenza e della cosmetica. Minori emissioni di CO2, minore fabbisogno energetico e di consumo d’acqua.
Progettazione e produzione di contenitori ecosostenibili
In Plastiblow da tempo costruiamo macchine elettriche per estrusione soffiaggio che utilizzano materiale riciclato per la realizzazione di contenitori co-estrusi in percentuali anche del 60-80% nello strato centrale, utilizzando il restante 40-20% di materiale vergine per gli strati interni ed esterni. Un’opportunità che pensiamo importante per tutte le aziende che intendono contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Sappiamo che non è la soluzione finale che può risolvere immediatamente la questione, tuttavia è un grande passo verso un maggiore equilibrio.
Per approfondimenti in merito alle nostre competenze, rimandiamo ad alcuni articoli che potete leggere:
https://www.plastiblow.it/it/focus-on/tech-news/limpegno-di-plastiblow-pereconomia-circolare-e-imballaggi-sostenibili
https://www.plastiblow.it/it/focus-on/tech-news/plastiblow-e-i-contenitori-plastici-sostenibili
https://www.plastiblow.it/it/focus-on/tech-news/plastiblow-tra-i-relatori-al-iii-congresso-internazionale-dellindustria-plastica-a-lima
Un po’ di numeri (fonti Internet varie)
Chiedi più informazioni: plastiblow@plastiblow.it